C’era una volta…
Questa storia potrebbe proprio
incominciare con il classico “c’era una volta”. Perché difatti è
così che è incominciata…
…C’era una volta, tanti anni fa,
un piccolo bambino. Come tutti i bambini di un tempo anche lui la
sera doveva andare a dormire dopo Carosello.
Ma una sera accadde un evento
inatteso: i genitori gli dissero che quella sera sarebbe potuto
rimanere alzato perché alla televisione avrebbero trasmesso un film
eccezionale, che avrebbe dovuto assolutamente vedere. Quella sera
avrebbe potuto assistere ad un documentario delle avventure del Comandante Jacques-Yves
Cousteau.
Fu così che quella notte, quel
bambino, vide pareti sommerse da fiaba, abissi infiniti, scogliere
con coralli dai colori stupendi (e la televisione era in bianco e
nero!), vide pesci straordinari, cernie gigantesche, piovre,
creature degli abissi, e vide gli squali.
Vide, e sognò, avventure
meravigliose, con la fantasia e la certezza di un bambino, fu sicuro
che quelle avventure sarebbero state vere…
… Fu così che quella notte giurai
a me stesso che un giorno quelle avventure le avrei vissute
realmente…
… Passarono trent’anni…
Trent’anni
dopo…
Questo è quello che stavo
ricordando mentre decollavo dall’Italia per un viaggio che forse
avrebbe realizzato il mio sogno.
Roberta ed io c'eravamo sposati
solo qualche ora prima. "Febbraio, che mese strano per sposarsi!".
Avevano detto i parenti, non sapendo che febbraio è il mese in cui
in Australia il Grande Squalo Bianco si avvicina alla costa e offre
buone possibilità di essere incontrato. E’ infatti alla fine
dell’estate australe che le nuove cucciolate di otarie incominciano
inesperte ad entrare in acqua.
Al largo delle sperdute isole
Neptune gli squali bianchi le attendono pazienti.
Quella era la nostra meta.
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